Progetto “Le Città della Musica”
Anno | Finaziamento | Posizione in graduatoria |
2016 | 89,800.00 | 2 |
2017 | 151,880.00 | 1 |
2019 | 97,375.00 | 2 parim |
2020 | 123,650.00 | 2 |
2021 | 181,650.00 | 9 |
2022 | 190,475.00 | 12 |
2023 | 270,400.00 | 1 |
Totale | 1,105,230.00 |
MUSICA - La musica è ovunque. La musica è dentro ciascuno di noi e nasciamo musicali. Oltre a migliorare l'efficienza della mente e della memoria, oltre a sviluppare sotto vari aspetti le intelligenze multiple, ci sono altri buoni motivi per far studiare musica a un bambino e più in generale ad un individuo: il primo in assoluto è che si tratta di un piacere in più. Cantare in un coro, suonare uno strumento musicale da soli, in un’orchestra o con un gruppo di amici sono esperienze appaganti di cui non si può fare a meno. La musica è un’arte della comunicazione, un’esperienza molto intensa.
GIOCO - Non vi è nulla di più serio del gioco. Soprattutto per i bambini, e basta osservarli per comprendere quanto impegno ci mettano nel risolvere i mille piccoli e grandi problemi che il gioco comporta. Attraverso il gioco, infatti, il bambino incomincia a comprendere come funzionano le cose: che cosa si può o non si può̀ fare con determinati oggetti, si rende conto dell'esistenza di leggi del caso e della probabilità e di regole di comportamento che vanno rispettate. L'esperienza del gioco insegna al bambino ad essere perseverante e ad avere fiducia nelle proprie capacità; è un processo attraverso il quale diventa consapevole del proprio mondo interiore e di quello esteriore.
Nei nostri percorsi che sono a misura di bambino, il gioco è uno degli strumenti didattici più presenti ed efficaci.
MOVIMENTO - Musica è movimento. Musica è ritmo e melodia. Musica è intensità, dinamica, contrasti. Musica è tempo, spazio, energia. La musica è il supporto per eccellenza allo sviluppo psicomotorio e non dimentichiamo che per i bambini non c’è apprendimento senza movimento. Nei percorsi di musica rivolti a bambini non deve mai mancare un serio lavoro sul corpo poiché lo sviluppo della motricità, legato a quello dell’intelligenza e dell’affettività, aiuta il bambino alla costruzione di un sé positivo e all’accrescimento dell’autostima.
CHI SIAMO - Gli insegnanti di InArte - Ilaria Mazzotti e Andrea Farì – hanno molti anni di esperienza nell’insegnamento della musica utilizzando varie metodologie, in primis quella Orff, che si basa su un’idea pedagogica semplice: la musica si impara FACENDOLA e NON ASTRAENDOLA.
La musica si impara traducendo in concreto il bisogno dei bambini di viverla fisicamente ed emotivamente, così che essa contribuisca alla loro formazione e crescita globale come individui. La musica è un linguaggio “non verbale” che l’uomo in ogni epoca ha utilizzato per comunicare le più varie emozioni, per osservare riti propiziatori, per svelare la sua parte più spirituale.
FINALITA’
Gli obiettivi per il primo ciclo della scuola elementare e, in modo più articolato e approfondito per il secondo ciclo elementare, portano alla costruzione progressiva di micro- strutture musicali in cui sono si affrontano gli elementi caratterizzanti la musica (ritmo, timbro, melodia, insieme di suoni, dinamica, caratteristiche degli strumenti, decodificazione del suono e del rumore, concentrazione e capacità di organizzare un gruppo d’insieme, ecc.). La finalità educativa dà come risultato lo “star bene insieme”: grazie alla condivisione dell’esperienza musicale all’interno di “un’orchestra”, il singolo bambino trova un ruolo proprio all’interno del gruppo.
Ruolo di rilievo è assegnato alla danza: quella non strutturata privilegia la relazione tra i bambini e la capacità di esprimere le proprie emozioni attraverso il gesto cinestesico; quella strutturata sviluppa la coordinazione motoria e la capacità di memorizzare sequenze prestabilite di passi.
ARGOMENTI
Body percussion: il corpo come primo strumento musicale; coordinazione gesto-suono; playback musicale con coreografie “che suonano”;
Ritmo e movimento: gli strumenti ritmici; le filastrocche omoritmiche e poliritmiche; le coreografie su danze popolari; il movimento espressivo non strutturato;
Leggiamo e suoniamo la musica: codici di trasformazione segno-suono; la notazione tradizionale ritmica e melodica;
Ascolto e Playback musicale: sviluppo dell’ascolto strutturale delle forme musicali; creazione di partiture ritmico-melodiche su playback;
Voce e Canto: esplorazione e uso informale della voce, respirazione; acquisizione di conte, filastrocche, canti, canzoni;
Performance: costruzione di un evento musicale di fine corso risultato di un VERO E PROPRIO PROCESSO di apprendimento.
METODOLOGIA
La metodologia degli operatori di InArte si basa su lezioni collettive frontali.
Fondamentale è il ruolo attivo del docente di classe nella programmazione delle lezioni dell’operatore di InArte e nella prosecuzione del lavoro anche in seguito alle lezioni specialistiche.
L’operatore di InArte è un “regista” delle attività: i bambini hanno un ruolo determinante nella presa delle decisioni al riguardo delle regole del gruppo e nella costruzione della performance.
La condivisione e la partecipazione di tutti è fondamentale ma è subordinata alla discussione delle regole del gruppo e alla loro totale accettazione, al fine di lavorare bene assieme e in piena libertà reciproca.
Per informazioni, contattare la dr.ssa Ilaria Mazzotti al 3473906847 o alla mail ilaria@inarteonline.com